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Azienda

Nuovi Modi di Fare Tradizione

Questa storia inizia con la “G” come Gioacchino, classe 1881 e grande amore per la terra di Berchidda (provincia di Olbia Tempio, Sardegna) dove il patriarca della famiglia Sini è nato e vissuto. E’ stato Gioacchino che, insieme ai figli Pietrino e Pasqualino, nel 1949, ha voluto piantare il primo vigneto di famiglia. Nulla di più e nulla di meno di quello che hanno fatto nel paese del jazz, molte altre famiglie per le quali la passione per la vitivinicoltura è scritta nel Dna. Non c’era a Berchidda agricoltore serio che non nobilitasse il lavoro nei campi con la coltivazione di un vigneto. Poche aree sarde, d’altra parte, hanno la forte vocazione di quel paesino a metà tra il Monte Acuto e il mare di Gallura per produrre vini di qualità: Vermentino, prima di tutto, ma anche pregiatissimi rossi. Si produceva vino per piacere e per esigenze di alimentazione familiare non per fini commerciali. La più grande soddisfazione, per i singoli produttori, era e ancora è, poter confrontare i profumi e il sapore del proprio vino con quelli prodotti dal vicino. Una simpatica, bonaria gara che spingeva ciascun viticoltore a fare sempre meglio.

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Tradizione ed Innovazione

Tradizione ed Innovazione

A coniugare la tradizione con le innovazioni tecnologiche, dando una svolta all’azienda di famiglia, ha contribuito Gioacchino junior, classe 1968, diploma di perito agrario e studi al Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia a Oristano. Il motto è: “Rammentare gli insegnamenti del passato e utilizzare al meglio le tecnologie del presente”. La filosofia aziendale è ottenere vini importanti per qualità e non per quantità prodotte.

Il Reimpianto del Vigneto di Famiglia

Un progetto meditato dopo un accurato studio sulla composizione dei terreni che ha portato ad arricchire la base ampelografica aziendale piantando anche Carignano, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. La scelta è ricaduta su cloni particolari che danno grappoli spargoli con rese medie a ceppo di 1,5 chilogrammi. Il sistema di allevamento adottato è quello a spalliera bassa (70-80 cm dal suolo) con guyot corto o ad alberello modificato (4 gemme a ceppo in fase di potatura) per il Carignano ed il Cabernet Franc. Si è preferito diversificare il tipo e il numero di varietà di vite per avere più vini con caratteristiche peculiari da poter assemblare prima dell’imbottigliamento. Il lavoro di preparazione del vigneto è stato laborioso e complesso per perfezionare quanto la natura così generosamente offre a questa parte di Sardegna.

Il Reimpianto del Vigneto di Famiglia

Il Nuovo Vigneto di Muros

Il Nuovo Vigneto di Muros

Nel 2012 un secondo vigneto è stato realizzato nella zona di Muros a Berchidda. Il terreno è stato preparato per la nuova coltura. Si stanno ponendo le basi per consolidare la tradizione vitivinicola della famiglia Sini.

Il Territorio

Berchidda sorge sulle falde meridionali del massiccio granitico del Limbara, all'interno di un bacino stretto e depresso che, con orientazione nord-est mette in comunicazione il Logudoro con Olbia e la Gallura. Questa depressione, che è in parte occupata dal lago del Coghinas, ha sempre rappresentato un corridoio ambientale con significative tracce di insediamenti romani e medievali dominati dal Monteacuto. A ricordarlo le chiese romaniche di Sant'Antioco di Bisarcio, di Nostra Signora di Otti, la fortezza romana di Castro con la contigua basilica romanica. Il versante sud-orientale del bacino, esposto a Nord-Ovest, si sviluppa, invece, sulle falde settentrionali del Monte Lerno e dei monti di Alà, anch'essi granitici. Al centro si colloca una vasta area pianeggiante dalla quale si elevano modeste colline (Fura Chibudda, Tiliccu Mannu) costituite da terreni alluvionali e sedimenti lacustri composti da tufiti derivate da rimaneggiamento di rocce vulcaniche.

Il Territorio

La sperimentazione e la produzione

La sperimentazione e la produzione

Le sperimentazioni con micro vinificazioni delle singole partite di uva, hanno suggerito, passo dopo passo le correzioni necessarie e la definitiva messa a punto delle tecniche per ottenere il miglior risultato enologico.

Le caratteristiche del terreno esaltano le qualità dei vini

I terreni delle coltri eluviali derivate dai monzograniti ricoprono i versanti di questo bacino, hanno una buona acidità che fa esprimere al meglio il vermentino, vitigno tipico di quest'area le cui vigne si estendono per la maggior parte alle falde meridionali del Limbara. L'azienda Unmaredivino costituisce un po' un'eccezione: infatti, si estende per diciassette ettari sulle falde settentrionali del Monte Lerno, con una esposizione a nord-ovest, in un'area con modesta acclività che attenua solo in minima parte l'insolazione ed espone le viti alle brezze di maestrale. Una ventosità che contribuisce a tenere sani i vigneti. In questo particolare terroir non solo il vermentino ma anche le uve a bacca rossa (allevate in porzioni di terreno a moderata composizione basica) riescono a esprimere al meglio le loro potenzialità, una volta trasformate in vino.

Le caratteristiche del terreno esaltano le qualità dei vini

Caratteristiche organolettiche

Caratteristiche organolettiche

Le caratteristiche, pur mantenendo proprietà riconoscibili, variano ogni anno in rapporto al clima ed alle fasi fenologiche della vite. Le uve di partenza, infatti, imprimono un forte e inconfondibile carattere ai nostri vini. Rispettosi di quanto ha fatto la natura, interveniamo in modo estremamente delicato a livello enologico affinché nei profumi e nel sapore del nostro vino, si ritrovino i tratti distintivi e unici della terra di Berchidda.

Vinificazione, maturazione ed affinamento

Le uve pigiate vengono lasciate macerare in serbatoi in acciaio inox termocondizionati per 12-14-16 giorni, con rimontaggi completi e ripetute verifiche organolettiche. La produzione di vini in barrique arricchisce il catalogo dell'azienda. La svinatura con pressa soffice separa le vinacce avviate alla distillazione dal mosto. Il mosto fiore viene separato dal torchiato e completa la fermentazione malolattica prima della separazione dalle fecce. Tutte le uve rosse vengono vinificate separatamente a settembre e ottobre. I vini vengono assemblati non prima di maggio dell’anno successivo alla vendemmia, dopo che la loro evoluzione consenta di valutarne con certezza le loro caratteristiche organolettiche prima dell’assemblaggio finale. Una filtrazione precede l’imbottigliamento che avviene normalmente tra maggio e luglio. Un affinamento in bottiglia al buio in ambienti sotterranei e termocondizionati completa l’evoluzione del vino prima della commercializzazione.

Vinificazione, maturazione ed affinamento